In ambito giudiziario l’emergenza Coronavirus ha differenti tempi e ritmi da quelli stabiliti in generale. I tribunali e gli altri uffici giudiziari garantiscono la loro attività attraverso internet grazie alla regola del processo a distanza con le udienze che si svolgeranno preferibilmente da remoto. Col Decreto legge varato dal Governo si è disposto sulle norme per il processo a distanza.
“Il consenso espresso da tutte le parti coinvolte è un correttivo adottato dal Governo per uscire dal problema della netta opposizione dell’avvocatura, sia civile sia penale, alla celebrazione dei processi da remoto.”
A prescindere dalla celebrazione delle udienze, sussiste la necessità di contattare il proprio avvocato per conferirgli il mandato difensivo, la procura alle liti necessaria perché il difensore nominato possa rappresentare in giudizio la parte assistita. La legge consente che durante l’emergenza per redare la procura alle liti non è più necessario recarsi fisicamente allo studio legale dell’avvocato, ma può essere sottoscritta dall’assistito da casa o dal proprio ufficio o in qualsiasi altro luogo.
Il documento sarà poi inviato all’avvocato via e-mail o via fax o altri sistemi informatici, insieme alla copia di un proprio documento di riconoscimento. L’avvocato, una volta ricevuta questa “copia informatica per immagine” potrà autenticare la sottoscrizione del suo assistito in modalità elettronica, apponendo la propria firma digitale sul file che provvederà a trasmettere in via telematica all’Ufficio giudiziario dove prenderà luogo la causa.